sabato 14 marzo 2015

14 Marzo 46 D.Y

Non capisco perché continuo a scrivere questo diario. Alle volte mi vengono dei attacchi di rabbia e nervi, che mi verrebbe voglia di lanciare il tomo direttamente dalla finestra della casa in cui vivo. E’ passata una settimana.. dall’ordine di Camille. Io non voglio andare da Alison, no.. lei NO! Quella lurida pu… emm.. quella donna mi tratterebbe come sterco e non mi aiuterebbe comunque. Non ho nulla da offrirgli. Non ho gioielli, non ho denaro.. ho solamente questa casa diroccata. Sento la mia esistenza scivolarmi tra le dita, sento il trascorrere dei minuti che si fanno sempre più pesanti. Mi.. manca l’aria….
[…]
Ho paura che questa volta, caro diario, sia davvero la fine. Ho paura della mia esistenza. Non voglio.. non voglio.. essere torturata e morire. La mano mi trema ancor di più, forse dovrei smettere di scrivere. Le mie parole si stanno facendo sempre più confusionarie. Perché mi ostino tanto ad aggrapparmi alla vita? Perché non fingo di aver ucciso mio marito e mi lascio seviziare? Perché.. perché.. perché… forse è vero che sono come l’erba cattiva …
[…]
Adesso, diario, mi sono un po’ ripresa. I miei nervi si sono rilassati. E’ solo stato un attimo di profondo sconforto. La mia mente è così confusa e la paura mi rende ancor più agitata. Devo essere calma, rilassata e pensare a mente lucida. Non devo farmi sopraffare da tutti questi timori, è l’unico modo per rimanere a galla e non annegare. Si.. ce la posso fare.

Adesso diario.. meglio che ti racconti di cose più frivole. Emery.. quel tipo, mi racconta tante cose sul nostro passato assieme, ma.. mi puzza. Cioè.. non ci credo. Forse sono condizionata dalle parole di Versis in cui mi dice di evitarlo, non credergli perché ha la lingua lunga. Non lo so.. perché sto dando più fiducia ad un idiota che non mi dice “Guarda che abbiamo fatto quello che abbiamo fatto”. Ci ricama, ci gira intorno.. ma ormai sento la puzza di menzogna a distanza. Emery invece, è diverso.. mente spudoratamente. E’ lampante, si vede dai suoi occhi freddi e divertiti che mi prende in giro. Quel tipo.. mi crede così stupida? Sta giocando con la mia mente, la vuole manipolare a proprio piacimento e si diverte a farlo. E’ così chiaro. Mi credono tutti una stupida che non vedo? Ma.. andiamo.. noto il disprezzo di Alison, il divertimento di Emery, la pietà della gente e il loro odio. Lo noto, ma io non dico nulla. Lasciamoli credere la mia stupidità. Ormai sono rassegnata e intanto studio. Apprendo nella biblioteca. Nei momenti di pausa mi lasciano consultare libri ed io li mangio. Voglio conoscere, non sarò una luminare, perché non lo sarò MAI! 

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